Salute|16 novembre 2011 12:07

Le malattie cerebrovascolari

Le malattie cerebrovascolari (da cerebrum, testa + vasculum, piccolo vaso) sono localizzate a livello del sistema nervoso centrale, non esordiscono improvvisamente ma sono legate ugualmente a un danno di tipo circolatorio. Di solito sono conseguenti all’aterosclerosi delle arterie che portano sangue al cervello, con sofferenza ischemica cronica del tessuto nervoso. 

Il soggetto affetto presenta un lento e progressivo decadimento delle funzioni cerebrali sia di tipo cognitivo (amnesia) che motorio (deambulazione, tremore, rigidità).

Le malattie cerebrovascolari rappresentano la terza causa di morte nei paesi sviluppati, dopo quelle cardivascolari e le malattie neoplasiche e la seconda causa più comune di invalidità neurologica, dopo il morbo di Alzheimer.

Le due principali manifestazioni sono:

  • l’ictus, causato da ischemia cerebrale, cioè l’interruzione del flusso di sangue al cervello, dalla durata tale da determinare la comparsa di segni e sintomi focali che non scompaiono entro le 24 ore.
  • il TIA, attacco ischemico transitorio, che consiste nell’improvvisa comparsa di segni e sintomi focali, attribuibili ad una ischemia cerebrale transitoria, che scompaiono entro le 24 ore.

La maggior parte delle malattie cerebrovascolari dipendono dall’aterosclerosi e dall’ipertensione arteriosa e le forme principali sono caratterizzate da un’insufficienza cerebrale provocata da disturbi transitori del flusso sanguigno. I segni e i sintomi delle malattie cerebrovascolari riflettono le aree dell’encefalo danneggiate e non necessariamente l’arteria colpita.

Le principali cause sono la formazione di placche aterosclerotiche a livello delle carotidi, embolie a partenza dal cuore, disordini ematologici, displasie fibromuscolari e vasculiti, ossia processi infiammatori a carico dei vasi sanguigni che provoca il restringimento dello spazio interno.

Per la diagnosi delle lesioni cerebrovascolari, è fondamentale un’anamnesi accurata, che identifichi sia il periodo d’insorgenza che la durata dei sintomi nonché dei fattori di rischio per l’ictus. L’ictus emorragico presenta una insorgenza più catastrofica e acuta rispetto all’ictus ischemico, anche se entrambi tendono a insorgere improvvisamente. La TAC encefalica o la RMN (Risonanza Magnetica Nucleare) possono distinguere tra ictus ischemico ed emorragico, guidando perciò le decisioni per il trattamento urgente.

I principali fattori di rischio per lo sviluppo delle patologie cerebrovascolari sono, invece, l’età superiore ai 55 anni, un ictus pregresso, l’ipertensione arteriosa come abbiamo già accennato, le malattie cardiache, soprattutto fibrillazione atriale, il diabete, l’ipercoleterolemia, l’obesità, il fumo, la storia familiare positiva.

 

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2 Commenti

  • salve, sono anni ormai che soffro di forti mal di testa,di sbalzi di pressione e di svenimenti. Ho letto questo articolo per trovare il motivo dei miei sbalzi di pressione come é accaduuto poco fa. Prima era altissima mentre ora é bassissima e tutto questo nel giro di 10 minuti. Vorrei chiedere maggiori informazioni e qualche esame da effettuare per verificare di cosa possa trattarsi. La ringrazio in anticipo

  • Premetto che non sono un medico , quindi per prima cosa le consiglio una bella visita dal medico, detto questo , potresti fare risonanza magnetica f. in modo da vedere se si sono verificati eventi di stroke o cos altro livello cerebrale.. Bisognerebbe comunque avere un accurata anamnesi in modo da escludere totalmente alcune cose.. Non credo di Esserti stato molto d aiuto ma spero risolvi questo problema. Saluti

Rispondi a maria rosaria

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