Salute|22 novembre 2011 09:37

Come evitare il mal di mare e il mal d’auto

La chinetosi, dal greco kìnetos/movimento, è il termine scientifico identificativo del malessere che alcune persone provano viaggiando in auto, in barca o in aereo (si parla di solito di mal d’auto, mal di mare e di mal d’aria). Essa può essere influenzata anche da fattori psicologici ed emozionali, tanto che chi ne soffre rischia di sentirsi male al solo pensiero di intraprendere un viaggio su questi mezzi.

La chinetosi è un disturbo causato da un’anomala stimolazione originata dal movimento del veicolo dell’apparato vestibolare, uno dei centri che regola l’equilibrio, localizzato vicino all’orecchio interno e costituito da tre piccoli canali semicircolari, orientati secondo le tre direzioni dello spazio e pieni di liquido, detto endolinfa, che si adatta ai movimenti del corpo.

L’apparato vestibolare si è sviluppato per rilevare i movimenti semplici come camminare o correre, perciò moti non abituali, come l’ondeggiare, può causare dei problemi. L’iperstimolazione di questo sistema, determinata da accelerazioni e decelerazioni ripetute e da movimenti ritmici, finisce per interessare i centri del vomito localizzati a livello cerebrale e a determinare i sintomi della chinetosi.

Tra i fattori scatenanti vi è la discrepanza tra i messaggi che arrivano al cervello dall’apparato visivo (che trasmette segnali di stabilità visiva) e da quello vestibolare (che invece segnala il movimento), come ad esempio capita se si legge un libro mentre si viaggia in auto o si è sotto coperta in una barca quando il mare è agitato. L’organismo interpreta questa discrepanza tra i due sistemi come una possibile indicazione dell’avvenuta ingestione di sostanze tossiche, per cui reagisce con il vomito, cercando di espellere la causa dell’ipotetico malfunzionamento del sistema sensoriale.

Tuttavia, c’è da dire che esiste normalmente una predisposizione genetica a soffrire di chinetosi.

Essendo una sindrome, è costituita da un insieme di manifestazioni quali nausea, vomito, pallore, sudorazione fredda, vertigini e scialorrea (secrezione di eccessiva quantità di saliva). I disturbi tendono a cessare velocemente non appena termina la sollecitazione che li ha provocati.

Esistono farmaci in grado di ridurre la chinetosi, come certi tipi di antistaminici, anticolinergici e la scopolamina, che devono essere assunti almeno mezz’ora prima dell’inizio del viaggio. Tali farmaci però, ottenendo un effetto calmante, provocano uno stato di sonnolenza e torpore e quindi una gita di piacere diventa una gita dormiente o quasi.

Ci sono alcuni semplici accorgimenti a cui può ricorrere prima di mettersi in viaggio chi soffre di questa sindrome:

  • evitare di assumere bevande alcoliche, gassose, dolci e acide o bevande eccitanti, quali caffè o tè, prima di mettersi in viaggio;
  • mangiare poco e frequentemente durante il percorso;
  • evitare cibi ricchi di grassi, speziati, difficilmente digeribili e dolci e preferire, invece, quelli salati;
  • evitare caramelle e chewing gum;
  • non fissare l’orizzonte o sedersi lontano dal guidatore;
  • preferire posizioni con una maggiore esposizione all’aria;
  • stare seduti con il capo reclinato all’indietro.

In caso di vomito prolungato, è bene reinserire liquidi e minerali per evitare complicazioni. In caso di emergenza è bene far stendere il malato e invitarlo a fissare un punto preciso per fargli ritrovare una certa stabilità.

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5 Commenti

  • Molto utile grazie agli autori del sito.

  • Non fissare l’orizzonte, penso sia un consiglio sbagliato.

    • bisogna cercare di seguire la traiettoria della strada, in modo da prevedere gli spostamenti, se non guido io cerco di immaginare di guidare (anche se non si ha la patente), molto utile sui tornanti. cercare poi di fissare sempre dei puntifissi all’orizzonte o comunque ad una certa distanza dal veicolo. e praticamente non bisogna guardare cellulari libri etc all’interno del veicolo.

      saluti

    • Confermo. E’ importante guardare l’orizzonte per dare riferimenti sicuri al cervello e diminuire cosi lo stress.

  • Confermo anch’io: guardare l’orizzonte dalla prua evitando di andare sottocoperta aiuta un po’.. mi hanno parlato anche molto bene dei bracciali Nausea Control: voi li avete provati? Non dovrebbero dare effetti collaterali e volevo capire se prenderli per quest’estate..Grazie

Rispondi a otreb1357

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