Interviste|24 gennaio 2012 13:13

Combattere l’infertilità di coppia con terapie personalizzate

Il professor Claudio Manna, ginecologo specialista dell’inferitilità e della fecondazione assistita, è docente di Tecniche di Riproduzione Assistita presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e responsabile del Centro Studi “Genesis” di Roma. L’infertilità nell’uomo e nella donna, le cause e le possibili tecniche per avere un bambino, come è cambiato l’approccio tra medico e paziente e gli effetti della Legge 40 sono le tematiche affrontate con l’esperto.

L’infertilità è un problema sempre più diffuso nella società attuale. Secondo Lei quali sono le cause?
Le cause principali sono anzitutto l’aumento dell’età alla quale si cerca un figlio, specialmente per la donna, e anche  un aumento dei fattori ambientali sfavorevoli.

Quali sono le disfunzioni o le patologie che più spesso riscontra tra i suoi pazienti, sia nelle donne che negli uomini?
Nelle donne riscontro principalmente anomalie tubariche ed endometriosi, ossia la presenza di endometrio al di fuori dell’utero e specialmente nelle ovaie. Nell’uomo riscontro principalmente, invece, varicocele, cioè una dilatazione delle vene intorno ai testicoli,  e infezioni. Sta aumentando molto anche la cosiddetta Infertilità inspiegata, cioè quella condizione nella quale non si riesce a trovare la causa di infertilità nonostante tutti gli esami che si possono eseguire.

Quali sono le principali tecniche richieste dai pazienti per affrontare la sterilità?
Per quanto riguarda le donne viene richiesta la stimolazione ovarica nei casi più semplici, ad esempio in caso di ovaio policistico, e la Fecondazione assistita, specialmente con la tecnica ICSI, che si ottiene facendo penetrare lo spermatozoo nell’ovulo in quanto da solo non ci riuscirebbe. Nell’uomo viene richiesto l’intervento chirurgico per eliminare il varicocele, ma anche la ICSI quando il problema andrologico di infertilità è severo. Spesso anche i farmaci vengono accettati con molto favore nella speranza che servano a riportare gli spermatozoi ad una condizione di fertilità.

Come è cambiato negli ultimi anni l’approccio dei pazienti con la sua disciplina?
Negli ultimi anni l’età media dei pazienti è aumentata in modo significativa (oltre i 35 anni), ma anche  la conoscenza dei problemi di infertilità e delle terapie possibili, specialmente grazie a quanto si può leggere attraverso internet. Inoltre è aumentata l’esigenza di qualità nei trattamenti medici e, talvolta, persino la diffidenza. I pazienti appaiono cioè “più difficili” da trattare da tutti i punti di vista  e pertanto il lavoro del medico appare più complesso.

Come la legge 40 del 2004 ha cambiato l’approccio alle tecniche di fecondazione assistita da parte della coppia?
La coppia dopo la Legge 40 non ha spesso compreso esattamente quello che si poteva fare e quello che non si poteva più fare. Ciò ha portato a rivolgersi sovente all’estero, talvolta senza sapere che molte tecniche si possono praticare anche in Italia. All’inizio c’è stata molta insofferenza per questa legge ma poi le coppie si sono adattate.

Quale consiglio darebbe agli internauti che cercano in rete la risoluzione a problematiche mediche, sia lievi che complesse?
Io consiglierei di valutare con attenzione ciò che viene scritto e mostrato cercando di capire anche al di là dei contenuti se i medici e l’equipe si occupano anche dell’aspetto psicologico ed emozionale delle persone come pazienti. Questo andrebbe cercato con costanza anche da piccoli segni che spesso si percepiscono al di là di quello che appare a prima vista. E’ inoltre molto importante capire se il medico o il centro personalizza le terapie. Questo è un punto chiave perché condiziona molto i risultati. Inoltre può essere rilevante provare a telefonare e cercare di parlare con il responsabile del centro o dello studio che costituisce  una prova indiretta di quanta disponibilità c’è dall’altra parte. Le spiegazioni, poi, devono essere chiare ma al tempo stesso approfondite. I video sono importanti perché ci danno un’idea ancora più precisa del medico o del centro al quale ci si dovrebbe affidare. Anche la risposta esauriente alle email in tempi ragionevoli sono una prova di affidabilità.

Riferimenti:
Professor Claudio Manna
Ginecologo specialista dell’inferitilità e della fecondazione assistita
Studio privato a Roma: Centro Studi “Genesis” , via Velletri, 7  - Tel: 06.8415269
Sito: www.claudiomanna.it

 

Tag:,
  • Condividi:
  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • Digg

Commenti

Collegati

I commenti degli utenti non registrati vengono pubblicati dopo essere stati verificati.