Salute|9 febbraio 2012 15:00

Endometriosi, la più temuta malattia dell’utero

L’endometriosi è una malattia progressiva in cui alcune cellule della mucosa uterina interna (endometrio) si impiantano fuori dall’utero creando focolai endometriosici nel basso ventre e, più raramente, in altri organi.

Queste cosiddette isole, generate dallo sviluppo anomalo di tessuto con le stesse proprietà dell’endometrio in sedi diverse dalla superficie della cavità uterina, reagiscono alla stimolazione ormonale del ciclo mestruale andando incontro alle stesse modificazioni cicliche della mucosa uterina, nonostante si trovino in sedi diverse della cavità addominale, quali le tube, il legamento rotondo, muscolo retto dell’addome, l’ombelico, legamento utero sacrale e il setto retto vaginale.

Al momento delle mestruazioni, perciò, anche in queste isole si verificano la fase proliferativa sotto l’influsso degli estrogeni e la fase secretiva sotto l’influsso del progesterone, con annesse emorragie. Il sangue tuttavia resta chiuso all’interno del tessuto stesso e ciò ne spiega il carattere doloroso. Essendo il fenomeno a cadenza ciclica, come la stessa mestruazione, l’isolotto si trasforma gradatamente in una cisti, che aumenta nel tempo di volume.

L’endometriosi colpisce le donne in età fertile e raggiunge la massima diffusione tra i 30-35 anni, anche se può colpire le donne sia dalla prima mestruazione (menarca) sia, eccezionalmente, nell’infanzia.
Si stima che nel mondo sono 150.000.000 le donne colpite da tale condizione morbosa; 14.000.000 di donne in Europa. In Italia è affetta da endometriosi più del 50% delle donne nella fascia di età 29-39 anni e lo 0.4% delle adolescenti.

L’endometriosi può essere interna o esterna. Si parla di endometriosi interna o adenomiosi se il tessuto endometriale è incluso nella muscolatura dell’utero. In questo caso, i noduli sono annidati tra fasci muscolari e solitamente non raggiungono grandi dimensioni. Più spesso si trovano in corrispondenza del fondo dell’utero o della sua parte posteriore e possono essere tanto numerosi da deformare l’organo.
Si definisce endometriosi esterna, invece, quando il tessuto si trova sul peritoneo pelvico o negli altri organi pelvici. In questi casi, circa l’80%, l’edometriosi interessa l’ovaio, le tube, il peritoneo e i legamenti pelvici.
Localizzazioni più rare sono quelle a livelli del collo dell’utero, dell’intestino, della vescica e dei polmoni.

Le cause di questa patologia non sono tuttora ben definite, anche se non si escludono alterazioni del sistema immunitario, la familiarità genetica e cause ambientali, come la presenza di inquinanti nell’ambiente e nei cibi che consumiamo quotidianamente. Mentre è più difficile spiegare la comparsa di isole di endometrio nello spessore della muscolatura uterina, è più facile giustificare la presenza nelle altre sedi. E’ possibile, infatti, che frammenti di endometrio, staccatisi al momento della mestruazione, anziché essere eliminati attraverso la canale cervicale, vengono sospinti verso la cavità peritoneale. Una volta impiantatisi conservano la loro capacità di reagire agli stimoli ormonali.

A volte l’endometriosi è asintomatica, più spesso determina disturbi di vario tipo, caratterizzati essenzialmente da dolori addominali pelvici che si manifestano durante la mestruazione e l’ovulazione. Tra i possibili sintomi rientrano anche: dololre durante i rapporti sessuali, dolori addominali e lombari, alterazione dell’alvo con disturbi durante l’evacuazione, addome gonfio e astenia. La sintomatologia inizia alcuni giorni prima del flusso mestruale e tende ad accentuarsi durante questo e soprattutto alla fine della mestruazione.

In un elevato numero di casi l’endometriosi è accompagnata dalla sterilità, circa nel 30% dei casi, tanto che, ad oggi, la malattia è una delle prime tre cause di sterilità femminile.
Una diagnosi tempestiva e accurata, tuttavia, permette al medico di definire meglio la natura della patologia e di impostare un corretto trattamento.

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4 Commenti

  • io ho sofferto de endometriosi intestinale, sono stata operata a luglio del anno scorso, per questo me hanno estirpato 80 cm de intestino con elaborazione de un stoma q ho portato per sette messi fino a tre messi fa q me hanno fato la chiusura della stomia commento il mio problema cosi tutte le donne q soffrono di questo problema no lasciare passare troppo tempo per farsi valutare de un medico specialista perque io ho sofferto troppo he non le auguro a nessuno de passare lo q ho passato io grazie per leggere la mia storia

  • Anche io sofferto con questa brutta malattia, sono stata operata per la seconda volta 6 giorni fa, avevo anche io il rischio della estomia!! Meno male che a fine non mi hanno tolto il pezzo del intestino!! Tutte le donne devono e fatti controllare sempre,la endometriose poi essere silenziosa e indolore!! Grazie per leggere il mio comento

  • Salve ma si può curare??come

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