Salute|10 gennaio 2017 12:39

Bronchite, cause e sintomi

La bronchite è un processo infiammatorio a carico della mucosa dell’albero bronchiale – il complesso di condotti che permette il trasporto dell’aria da e verso i polmoni – spesso preceduto da raffreddore o dall’influenza. Essa si caratterizza per la presenza di tosse con abbondante secrezione di catarro.

La maggior parte delle bronchiti si trasmette da persona a persona attraverso il respiro, col quale si immettono nell’area virus o batteri. Luoghi chiusi, soprattutto in inverno, che aiutano la proliferazione di germi e batteri, e riscaldamento eccessivo degli ambienti, che asciuga l’aria, espongono a maggiori rischi e rendono più difficile al nostro organismo mantenere l’umidità necessaria affinché le mucose svolgano il loro ruolo protettivo.

In generale, in base al decorso e alle caratteristiche cliniche, le bronchiti si distinguono in acute e croniche. Più specificamente, poi, si può parlare di bronchite asmatica (collegata all’asma), bronchite tubercolare (collegata alla tubercolosi) o bronchite fibrinosa (con emorragie in cui si ha un’alta produzione di fibrina).

La bronchite acuta, quella che in genere si risolve nel giro di alcuni giorni, è piuttosto frequente soprattutto in autunno e inverno. Ha spesso origini virali, anche se può essere causata da batteri. Essi possono giungere ai bronchi con l’aria inspirata, con il sangue oppure possono appartenere al gruppo dei saprofiti, quei germi che vivono normalmente sulle mucose dell’albero respiratorio senza provocare alcuna malattia ma che, in caso di abbassamento delle difese immunitarie, diventano portatori di patologie, tra cui la bronchite.

I sintomi più frequenti sono il raffreddamento seguito da modesta febbre, tosse e dolore retrosternale, che aumenta in concomitanza dei colpi di tosse. La tosse, inizialmente secca, evolve con produzione di catarro, scarso e tenace in un primo tempo, poi fluido e abbondante, e si intensifica quando ci si sdraia, al freddo e in presenza di sostanze irritanti come il fumo di sigaretta.

Proprio la tosse, è un meccanismo di difesa dei bronchi che, con questa, cercano di espellere il corpo estraneo stimolante, in questo caso l’essudato, liquido che esce dai vasi congesti della parete bronchiale dovuto all’irritazione della mucosa bronchiale. L’eccessiva formazione di essudato e muco provoca il cosiddetto catarro con conseguente espettorazione.

La terapia richiede la somministrazione di antibiotici, antipiretici, espettoranti e sedativi della tosse. Molto utilizzati sono anche antibiotici e decongestionanti assunti per inalazione, ossia somministrati attraverso l’aerosol.

La bronchite cronica è una patologia molto più grave della bronchite acuta. Anch’essa è dovuta a virus e batteri, ma trova la sua causa principale nell’irritazione cronica dell’albero bronchiale per inalazione protratta di gas, polveri, vapori irritanti e, pertanto, rivestono spesso il carattere di malattie professionali. In altri casi sono favorite da infiammazioni croniche e delle prime vie aeree, riniti e rinofaringiti o da turbe della ventilazione o della circolazione polmonare. Tale forma progredisce lentamente e gradualmente negli anni e può portare a gravi forme di insufficienze respiratorie.

L’infiammazione, infatti, perdurando nel tempo, provoca un ispessimento della mucosa bronchiale con conseguente riduzione della capacità polmonare. In questa fase i bronchi risultano più stretti e la funzionalità respiratoria si riduce. Una delle principali complicazione è l’enfisema, sacche d’aria in corrispondenza degli alveoli con la perdita di elasticità del tessuto polmonare.

Attualmente si ritiene che l’insorgenza di questa forma debba farsi risalire per larga parte alle abitudini igieniche e di vita. Tra i principali fattori di rischio troviamo, oltre al fumo di sigaretta (sia attivo che passivo), l’immunodepressione, il reflusso gastroesofageo e l’esposizione ad agenti irritanti sul luogo di lavoro. Il fumo di sigaretta e le condizioni ambientali – gli inquinanti atmosferici, come i gas, i vapori e le polveri contenuti nell’aria che respiriamo, hanno la loro incidenza – attraverso l’irritazione delle vie aeree: sono le cause iniziali dell’aumento di produzione del muco.

Tra i sintomi delle bronchiti croniche c’è la difficoltà respiratoria, soprattutto nell’espirazione, che appare prolungata e richiede uno sforzo da parte del soggetto a causa della ridotta ampiezza delle vie di passaggio dell’aria dovuto alla presenza di essudato e secrezioni delle mucose.

La terapia medica, oltre alla prevenzione, controlla i processi infettivi e i fattori che impediscono una normale ventilazione.

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