Interviste|13 aprile 2012 12:05

Ginecologia, le semplici regole della prevenzione oncologica

La dottoressa Fiammetta Trallo, specializzata in Ginecologia e Ostetricia, è stata inserita tra le “Dodici eccellenze mediche selezionate nel panorama sanitario nazionale” dal Sole 24 ore. Ha condotto corsi di formazione professionale per medici, operatori sanitari e associazioni di volontariato su prevenzione oncologica, malattie a trasmissione sessuale (MST), infezioni ginecologiche e aspetti relazionali tra medico e paziente.
Con lei affrontiamo il tema della prevenzione, delle neoplasie ginecologiche e dell’importanza degli screening oncologici.

Quanto è fondamentale il modo di approcciarsi del ginecologo con la paziente?
E’ quasi più importante della visita stessa perché creare un contatto empatico è fondamentale in qualsiasi rapporto medico-paziente, in particolare con il ginecologo/a al quale racconti e mostrerai le tue intimità.

Infezioni ginecologiche: quali sono quelle più diffuse tra le sue pazienti e quali sono le cause scatenanti più comuni?
Le infezioni più diffuse sono in primis le candidosi albicans e non albiacans, la gardnerella o hemophilus e le infezioni da Papillomavirus. Le cause scatenanti più comuni per le prime sono la cattiva alimentazione con i relativi disordini intestinali che ne conseguono, la promiscuità sanitaria (uso di bagni e sanitari comuni) e gli indumenti sintetici e/o stretti. Per l’HPV i rapporti sessuali non protetti e la promiscuità sanitaria.

Prevenzione delle neoplasie ginecologiche: pochi e semplici regole da non dimenticare.
La prevenzione oncologica in ginecologia è veramente semplice: autopalpazione senologica; visita senologica con ecografia e mammografia su consiglio del ginecologo curante; PAP Test  a partire da circa un anno dopo l’inizio della vita sessuale e comunque al compimento del 25° anno di età e ripetizione periodica ogni 2/3 anni tramite gli screening organizzati, in caso di esito negativo.

Il carcinoma della cervice uterina è causato dall’infezione genitale da virus del papilloma umano (HPV). Quale grado di conoscenza riscontra tra le donne affette riguardo al modo di contrarre il virus che  lo scatena?
L’HPV è un’infezione che se non curata può nel tempo indurre la formazione di CIN (intra cervical neoplasia, n.d.r.) di vario grado che sono i precursori del cervicocarcinoma. Purtroppo, le donne affette hanno una scarsa conoscenza della modalità di acquisizione dell’infezione.

Qual è la sua opinione circa la vaccinazione prevista per le ragazze adolescenti? Quando la consiglia?
La vaccinazione è utilissima nelle adolescenti. Non dimentichiamo che nella Storia della Medicina malattie importanti come Poliomenite, Vaiolo e altre le abbiamo drasticamente ridotte solo grazie alla vaccino-profilassi. Personalmente ritengo che l’età più idonea per la vaccinazione sia 13-14 anni, quando le ragazze sono in terza media. Mi auguro che si possa arrivare alla formulazione di un vaccino non solo per HPV 16 e 18, ma allargato anche agli altri tipi oncogeni (31, 45, …).

Ha notato negli ultimi anni una maggiore consapevolezza sul ruolo fondamentale della diagnosi precoce per i carcinomi all’utero e alla mammella?
Sicuramente la consapevolezza su prevenzione e diagnosi precoce per carcinoma cervicale e mammario è notevolmente aumentata grazie alle campagne di informazione e ai programmi di screening organizzati dalle Regioni.

Quando e in quale caso consiglia alle sue pazienti di eseguire screening oncologici, anche spontaneamente?
In tutte le donne, in quanto il genere femminile essendo portatore della coppia XX nel proprio corredo cromosomico possiede UTERO e TETTE!

Riferimenti:
Dottoressa Fiammetta Trallo
Medico chirurgo specializzata in Ginecologia ed Ostetricia
Studio Privato in Bologna: via Mazzini, 154 - Telefono: 051.636.02.98 – Fax: 051.429.57.00
Sito: www.ginecologatrallo.com

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